La morte di Dio annunciata dallo Zarathustra di Nietzsche
Salò di Pasolini
L'oblio dell'Essere in Heidegger

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| Federico Sollazzo (cura), Transizioni. Filosofia e cambiamento. In movimento con Heidegger, Adorno, Horkheimer, Marcuse, Habermas, Wittgenstein, Gramsci, Pasolini, Camus, goWare, 2018 |
E tutto potrebbe finire così, con questa istantanea da Torino, dove è sepolta la filosofia. Ma fuori dai contorni di questa cartolina scattata sulle tracce dell’Oltreuomo crollato ai piedi di un cavallo – potente metafora della resa di un Pensiero – c’è dell’altro. C’è la resistenza della filosofia «che non finisce di finire». E che ha trovato in Torino un suo avamposto nel Novecento: Abbagnano, Pareyson, Geymonat, Bobbio... per citare solo alcuni grandi nomi.
Nel calcio stanno progressivamente scomparendo i giocatori cosiddetti dai piedi buoni, rimpiazzati da lavoratori che al posto di talento e creatività portano in campo atletismo e rispetto pedissequo degli schemi. Insomma, si sta passando dai giocatori di calcio agli impiegati del calcio; e questo causa anche un ovvio livellamento dei valori in campo.
La divisione benjaminiana tra le caratteristiche dell’opera d’arte e le caratteristiche dell’opera riprodotta sarebbe semplicistica. Infatti, oggi vi è la possibilità di realizzare opere che presentano entrambe le caratteristiche, essendo tecnologicamente prodotte e però considerabili come opere d’arte.
È proprio questo lo spirito di sincero impegno riflessivo che vedo incarnato dalla riedizione degli scritti heideggeriani Die Frage nach der Technik e Wissenschaft und Besinnung, curati dal giovane editore goWare (Firenze 2017). Già raccolti nel volume 7 (Vorträge und Aufsätze, Klostermann, Frankfurt a.M. 2000, pp. 7-65) della Gesamtausgabe heideggeriana curata da F.-W. von Herrmann, questi due saggi vengono riproposti nella traduzione di G. Vattimo edita da Mursia (Milano 2007). I testi delle due conferenze, tenute entrambe da Heidegger nel 1953, vengono introdotti da un saggio di F. Sollazzo, il quale si preoccupa di contestualizzare i due contributi heideggeriani alla luce della proposta di ripubblicazione attuata dall’editore fiorentino.