lunedì 29 marzo 2021

Un'indagine filosofica sul mondo attuale

di Fulvio Sguerso (fulviosguerso@libero.it; III di 4)

(QUI la prima parte)

(QUI la seconda parte)

Una via d’uscita, se non proprio di salvezza, dal senso di smarrimento e spaesamento derivato dalla perdita delle certezze che si basavano su un «mondo gerarchizzato o quantomeno incanalato e contenuto in risposte già previste entro un’ideologia di sostentamento, meno recentemente soprattutto religiosa, in tempi più vicini a noi forse primariamente laica: dalla credenza in un Dio salvifico a quella nella rivoluzione» consiste nel salto, o passaggio epocale, dal paradigma metafisico, cartesiano, dualistico e monoteistico basato sull’ aut-aut a quello spinoziano e leibniziano basato sull’ et-et che non divide, non contrappone, non mette gli enti uno contro l’altro ma li unisce, senza annullarli, nel Logos che tutto comprende e abbraccia. Il mondo della logica duale di ieri «non permetteva di scorgere la differenza tra logos e logica, cioè la differenza definita da quanto esorbita oltre il principio di non contraddizione, oltre, potremmo dire, la fisica newtoniana come paradigma di una scienza classicamente concepita»