domenica 5 maggio 2019

Martin Heidegger, "La questione della tecnica", tr. di Gianni Vattimo, video presentazione di Federico Sollazzo

di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
Federico Sollazzo presenta la nuova edizione del saggio di Martin Heidegger, La questione della tecnica, ripubblicato con Scienza e meditazione, entrambi nella traduzione di Gianni Vattimo, con un saggio di Federico Sollazzo, Heidegger e la tecnica. Una introduzione, coll. di Filosofia meme, goWare, Firenze 2017.

giovedì 2 maggio 2019

Potere disciplinante e libertà controllata. Esiti morali della moderna configurazione del potere

di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it; III di 3)

Conclusioni (momentanee)

Cercando ora di pervenire a delle conclusioni, per quanto sempre in fieri, sembra importante notare come il tratto che attraversa le più significative tematizzazioni sulla modernità, pur con tutte le loro specifiche differenze, sia quello dell’annichilimento di un “pensiero critico”, cosa che impedisce proprio il riconoscimento di tale forma di oppressione. Per questo spesso torna il riferimento all’Arte e all’Alta Cultura come ultimi presìdi della trascendenza, della capacità d’immaginare l’alterità; facoltà sempre più assorbita all’interno dell’ordine stabilito delle cose, sicché la ragione si trasforma in mero strumento d’analisi e di descrizione di fatti empirici.

Il lavoro che fa vivere in noi ciò che non esiste.
Dare un nome alle “cose assenti” significa spezzare l’incanto delle cose che sono; significa, inoltre, far entrare un ordine di cose differente entro l’ordine stabilito – “il principio di un mondo”[1]

Ma se la nostra società è caratterizzata da una nuova forma di dominio che prevede il consenso dei dominati, ottenuto appiattendo bisogni e desideri sulle necessità di questa società, facendoli coincidere con essa e realizzando così una nuova forma di amministrazione totale, resta difficile ipotizzare chi, come, dove e quando possa operare una rottura di tale scenario.