lunedì 5 ottobre 2009

La conservazione

di Mario Girolamo Gullace (gullace.g.mario@hotmail.it)

Sulle barricate dell'insurrezione
divampavano i fuochi d'odio
contro gli usurpatori e i bari,
gli usurpatori di quel tempo
dei nostri giorni migliori
che ci venivano defraudati
con delle carte truccate,
manipolate in favore dei pochi
che avevano le mani sulle leve
per truccare anche le stelle
che sbandava le navi sul mare.
Si gridava di libera sorte
e Roma mandava i soldati
a sbarrare del sole le porte,
gli impiccati non davano ombra,
oscillavano la loro morte
sulle corti funi distorte
di contorte leggi civili.
Erano i vili tempi peggiori
degli orrori di anni e millenni.
Dalla parte dei perdenti
militava Gesù, il pescatore,
Giuda, corrotto dai sacerdoti
della fedeltà alle sacre scritture,
preparava il bacio all'arsenico
e le trafitture della corona di spine.
I tromboni della conservazione
orchestravano la loro guerra
di strategia della millanteria,
si adornavano dell'idolatria
di chi vende anche la madre
pur di avere i favori del Re.
E poi, furono altri cento secoli
di strategia della tensione,
di pre-occupazione ai negozi
per i saldi di fine stagione.
La televisione rubricava negli ozi
consentiti la vendita di cannoni
confezionati come pannoloni,
e bomboloni di aria fritta
di paroloni alla Berlusconi.
Fu varata una legge
per innalzare i valori
che consentiva di bere
come acqua la merda liquida
che usciva dai rubinetti delle case
e di definire aria pura quella
delle discariche a cielo aperto.
Il giorno di Pasqua fu permesso
a Gesù una breve risurrezione
dall'uovo di cioccolato della Kinder,
poi venne collocato nella collezione
dei piccoli eroi della Walt Disney.
Il cioccolato, considerato più buono,
fu mangiato con gran soddisfazione.
I fuochi delle barricate, spenti,
non li ricordava più nessuno
poichè venne varata un'altra legge
che dichiarava un'allucinazione
le baracche, la miseria, il dolore,
e pure l'amore non ebbe più spazio,
a parte i baci della Perugina.

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