di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
Questo libro rappresenta un’inchiesta giornalistica che si propone di ricostruire le motivazioni per cui e le procedure con cui, molteplici rifiuti tossici vengono ormai da tempo smaltiti illegalmente in Campania. Il tema dello scritto è allora quello di un’emergenza rifiuti che, in queste circostanze, si configura come una conseguenza di una problematica preliminare: la gestione del “business dei rifiuti” da parte delle cosiddette “ecomafie”. Il testo è ricco di informazioni, di episodi documentati e documentabili inerenti a quest’emergenza ormai da molto in corso sul territorio campano.
Ma non manca nell’inchiesta di Iacuelli anche una parte propositiva, quando nel penultimo capitolo (Esistono soluzioni?) l’autore afferma la necessità di una soluzione legislativa al problema, che si è aggravato a seguito di una deregolamentazione in favore dei privati.
La nota di speranza, sta nel constatare come città quali San Francisco (che ha un numero di abitanti pari a quello di Napoli) e Monaco di Baviera abbiano oggi una percentuale di raccolta differenziata pari al 75%, e che molteplici città (ad esempio Camberra, San Francisco, Toronto) si siano date il realistico obiettivo di giungere a “rifiuti zero” nel 2020.
("Periodico Italiano webmagazine", 15/10/2009)
Alessandro Iacuelli, Le vie infinite dei rifiuti. Il sistema campano
Questo libro rappresenta un’inchiesta giornalistica che si propone di ricostruire le motivazioni per cui e le procedure con cui, molteplici rifiuti tossici vengono ormai da tempo smaltiti illegalmente in Campania. Il tema dello scritto è allora quello di un’emergenza rifiuti che, in queste circostanze, si configura come una conseguenza di una problematica preliminare: la gestione del “business dei rifiuti” da parte delle cosiddette “ecomafie”. Il testo è ricco di informazioni, di episodi documentati e documentabili inerenti a quest’emergenza ormai da molto in corso sul territorio campano.
Ma non manca nell’inchiesta di Iacuelli anche una parte propositiva, quando nel penultimo capitolo (Esistono soluzioni?) l’autore afferma la necessità di una soluzione legislativa al problema, che si è aggravato a seguito di una deregolamentazione in favore dei privati.
La nota di speranza, sta nel constatare come città quali San Francisco (che ha un numero di abitanti pari a quello di Napoli) e Monaco di Baviera abbiano oggi una percentuale di raccolta differenziata pari al 75%, e che molteplici città (ad esempio Camberra, San Francisco, Toronto) si siano date il realistico obiettivo di giungere a “rifiuti zero” nel 2020.
("Periodico Italiano webmagazine", 15/10/2009)
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Suggerisco di Patrick Fogli, Vite spericolate, Ambiente Edizioni, 2009.
RispondiEliminaE' questo un noir ecologico che racconta in modo romanzato uno spaccato di eco-mafia in cui sono coinvolti: la Eternit, la politica "sporca", gli operai della "Fabbrica" e la gente comune. Da leggere anche perché riprende quei fatti storici che, dal 10 dicembre, saranno oggetto di un processo istruito dalla Procura di Torino contro i proprietari della Eternit.
Erwin
Sì, Erwin, hai ragione, la politica "sporca" che le mafie multinazionali adottano per rendere sempre più obesi i loro forzieri a scapito dell'ambiente dove vengono scaricati i veleni che ci ritornano poi in quello che mangiamo e in quello che respiriamo.
RispondiEliminaNel mare, la spuma, risaltava sul catrame. Mentre galleggiava a pancia all'aria una scatola di sardine l'ultima procellaria si estingueva. Poseidone era stato detronizzato dai petrolieri.
Le Sirene sembravano ragazze etiopi che muovevano la pinna nella guazza. L'oceano Pacifico era una tinozza dove la Shell insaponava e oliava ministri e sottosegretari miopi sui valori dell'etica politica. La pratica era un fotto tutto, fotto tutti e mi faccio la moldava alle Maldive esclusive ai farabutti.