Perché no, pubblicato a Settembre del 2009, è un romanzo che trae ispirazione da un fatto avvenuto a Napoli nel Gennaio dello stesso anno. Quattro adolescenti compiono una rapina, ma non una rapina qualsiasi; per due di loro, Daniele e Francesco (il secondo, più carismatico, convince il primo a seguirlo) è la loro prima rapina, rappresentante una sorta di rito di iniziazione all’età adulta, con il quale potersi mettere sullo stesso piano degli altri due, già “adulti”, Mario e Capa Grossa. La vittima è la loro ex maestra delle elementari, Adriana, alle prese con le preoccupazioni di avere il padre a carico ed il marito cassintegrato, della FIAT di Pomigliano (è da notare come la narrazione in terza persona, relativamente al punto di vista degli adolescenti, e quella in prima persona, relativamente al punto di vista della maestra, induca il lettore ad immedesimarsi maggiormente nella prospettiva di quest’ultima).
Perché no? E’ la domanda che vagamente aleggia nella mente dei quattro adolescenti. Perché no. E’ la mancata risposta a quella domanda; una risposta quasi inevitabilmente mancante in chi si forma in un mondo che non solo non insegna a rispettare gli altri e se stessi, ma addirittura tende a far imparare, in special modo ai giovani, come la via della sopraffazione sia quella giusta.
Perché no è quindi uno sguardo sulla criminalità organizzata partenopea che, nonostante le sue contraddizioni, continua, dalle stesse persone che vivono quella realtà, ad essere accettata, se non anche mitizzata (da questa prospettiva, Perché no può anche essere considerato come una sorta di studio romanzato di “criminologia”: per debellare una specifica forma di criminalità è infatti preliminarmente necessario conoscerne la natura).
Perché no attraverso la testimonianza di una singola vicenda, rende evidente, al di là di quella stessa singola vicenda, come in una condizione di ingiustizia venga meno la distinzione fra vittima e carnefice: in un simile sistema, tutti coloro che vi si trovano sono inevitabilmente, ciascuno a suo modo, vittime.
(Cristina Zagaria, Perché no, Perdisa, pp. 128, € 9,00)
("Periodico Italiano webmagazine", 23/10/2009)
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