Stefano Sissa, Pensare la politica controcorrente. Alain de Benoist oltre l'opposizione destra-sinistra, Macro
Presentazione.
Destra/sinistra: dalla Rivoluzione francese in poi la schiera delle opzioni politiche ha sempre ruotato attorno a questa polarizzazione.
Negli ultimi anni, la cosiddetta ‘fine delle ideologie’ - a sua volta un’ideologia - e il prevalere di logiche puramente amministrative ed economiciste hanno sicuramente sfumato questa distinzione politica, che però continua a rappresentare, magari in forme più attenuate (centro-destra, centro-sinistra) un riferimento abbastanza comune.
Diventa quindi spontaneo chiedersi se queste categorie abbiano ancora un senso e se siano in grado di descrivere la realtà politica attuale.
Diversi politologi, come Bobbio, ad esempio, hanno tentato di definire la “destra” e la “sinistra”, riuscendovi però solo parzialmente. A mettere in crisi questi tentativi vi sono soprattutto gli autori e le esperienze più anticonformiste.
Come Alain de Benoist, filosofo della politica francese il cui pensiero viene compiutamente ripercorso, analizzato e contestualizzato storicamente in questo libro. Personaggio molto dibattuto, negli ultimi quarantanni ha suscitato curiosità, entusiasmi ma anche ostilità accese e accanimenti.
Le sue idee sono sempre state radicali, ma in direzioni cangianti. La sua evoluzione è molto interessante: partito in età giovanile da stereotipi e da ambienti politicamente molto connotati a destra, anche con risvolti inquietanti, ha poi compiuto un lungo cammino che lo ha portato dalla cosiddetta Nouvelle Droite verso la conquista di un pensiero maturo e composito, che lo può avvicinare, per molti aspetti, alle frange ‘differenzialiste’ dei movimenti no-global, all’ecologismo politico e a quei revisionisti della sinistra che sostengono la decrescita.
Il suo attuale comunitarismo riprende un’impostazione ben radicata nel pensiero conservatore critico della modernità, ma senza che il tema identitario divenga in lui un’ossessione paranoica come accade disgraziatamente nei partiti e movimenti anti-immigrazione così influenti oggi. Un de Benoist oltre la destra e la sinistra, allora?
Più che altro un de Benoist che è – com’egli stesso preferisce dire – sia di destra che di sinistra, cioè in grado di pensare la contraddizione: un rivoluzionario-conservatore dei tempi moderni.
Indice.
Premessa (con precisazioni metodologiche)
Introduzione - Attualità e inattualità della "destra" come categoria. Perchè è interessante il caso de Benoist
Capitolo 1 - "Natura"
1.1 - La questione dell'ordine naturale
1.2 - Il bisogno di una concezione scientifica della natura
1.3 - Meritocrazia e biologia: il dialogo con Lorenz
1.4 - Dal mondo come caos al recupero ecologico dell'ordine naturale
Capitolo 2 - Identità
2.1 - La questione dell'identità e della differenza
2.2 - Approccio biologico o culturale alla questione dell'identità?
2.3 - Diritti dell'Uomo vs. Diritto dei popoli
2.4 - Identità! Discriminazione?
Capitolo 3 - Gerarchia
3.1 - La questione della differenziazione sociale
3.2 - Una gerarchia eroica e solipsistica: sulle orme di Nietzsche
3.3 - Una gerarchia funzionale e mitopoietica: Dumézil e gli Indoeuropei
3.4 - Gerarchia inclusiva o status senza gerarchia? Il paradigma olista di Dumont e quello maussiano del dono
Capitolo 4 - Autorità
4.1 - La questione della legittimità del potere
4.2 - Una democrazia identitaria
4.3 - L'impero interiore. Cosa salvare del tradizionalismo?
4.4 - L'autorità che proviene dal basso: Althusius e il federalismo
Capitolo 5 - Ordine
5.1 - La questione dell'ordine sociale e politico
5.2 - L'ordine giuridico e geopolitico: il nume Carl Schmitt e i "nemico principale"
5.3 - L'ordine socio-economico: contro Hayek e la dottrina liberale
5.4 - L'ordine socio-politico: uomini d'ordine o ribelli? Rivoluzionari-conservatori
Conclusioni - Alain de Benoist tra la destra e la sinistra
Bibliografia
(E-book scaricabile dal sito Macro edizioni, www.macroedizioni.it )
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