di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it; I di 4)
Introduzione
Il presente lavoro non si pone come esaustivo degli argomenti trattati ma, al contrario, come un invito alla loro discussione, confidando che possa essere criticato da chi lo riterrà meritevole d’attenzione.
Troppo spesso le teorie filosofico-politiche relative alla creazione di una soddisfacente forma di convivenza fra gli uomini sono accomunate, pur nei loro enormi distinguo e nelle loro peculiarità, dall’essere attraversate da una duplice dicotomia che si pone come una frattura insanabile: quella tra le polarità individuo/collettività e particolare/universale.
Troppo spesso le teorie filosofico-politiche relative alla creazione di una soddisfacente forma di convivenza fra gli uomini sono accomunate, pur nei loro enormi distinguo e nelle loro peculiarità, dall’essere attraversate da una duplice dicotomia che si pone come una frattura insanabile: quella tra le polarità individuo/collettività e particolare/universale.