di Giulietta Iannone (liberidiscrivere@gmail.com)
1. Sei nato a Roma nel 1978, hai compiuto studi scientifici prima di laurearti in Filosofia presso l’Università degli Studi di Roma Tre con una Tesi dal titolo La concezione marxiana del lavoro alienato e il libero gioco delle facoltà umane in Marcuse. Hai proseguito conseguendo il Dottorato di Ricerca (PhD) in “Filosofia e Teoria delle Scienze Umane” con la Dissertazione Tra totalitarismo e democrazia: la funzione pubblica dell’etica. Parlaci di te, raccontaci parte del tuo percorso di formazione.
Quella di studiare filosofia direi che più che una scelta è stata una risposta ad un richiamo verso qualcosa che risuonava in me, che mi appariva, e mi appare, come famigliare. Dopo il conseguimento della Laurea sono acceduto, tramite concorso, al Dottorato ma dopo il conseguimento di quest’ultimo ho trovato (almeno fino ad ora) impossibile accedere ad una successiva posizione in Italia, tant’è che ho conseguito il Post-Dottorato, parallelamente all’attività di docenza, presso la Scuola dottorale in Filosofia dell’Università di Szeged in Ungheria (dove tuttora mi trovo). Direi quindi, niente di nuovo da segnalare: una formazione svolta in Italia, a carico di questa, e poi il riversamento all’estero delle competenze acquisite, presso chi beneficia così di studiosi già formati da altri.