venerdì 21 ottobre 2011

Recensione filosofica: il nuovo libro di Federico Sollazzo

di Maria Giovanna Farina (mg.farina2@alice.it)

Totalitarismo, democrazia, etica pubblica. Scritti di Filosofia morale, Filosofia politica, Etica, con la presentazione di Maria Teresa Pansera edito da Aracne, Roma 2011, è il nuovo libro del filosofo Federico Sollazzo. Scritto per studenti universitari e studiosi, il testo può rivelarsi un utile strumento anche per chi, già avvezzo alla filosofia, voglia approfondire ed ampliare i propri orizzonti sulla questione del totalitarismo, da cui il libro prende vita, per giungere a rintracciare i criteri adatti ad una pacifica convivenza umana. La interdisciplinarietà (si incontra una prospettiva filosofica, ma anche storica, politica, sociale e psicologica), di cui un filosofo dovrebbe essere sempre fautore, rende questo testo uno strumento indispensabile per lo studioso, predispone lo studente ad apprendere lontano da una rigida acquisizione delle conoscenze ed erudisce chi ama la filosofia senza esserne uno specialista. Durante la lettura ho individuato dei capisaldi della filosofia pratica come il conosci te stesso (Gnothi sauton) mutuato da Socrate direttamente dall’oracolo di Delfi che rappresenta una forma di conoscenza indispensabile per la cura di sé, propedeutica all’esercizio di un pensiero critico, come sottolinea l’autore. A proposito di totalitarismo, per bocca di Hannah Arendt, Sollazzo ci fa sapere come ad esempio il funzionario nazista sia un anti-socrate, incapace di pensare e capace solo di obbedire a qualsiasi norma. Il libro indica la via per il superamento delle problematiche socio-politiche e sottolineando la componente biologica ed emozionale dell’essere umano, ci mostra quanto sia necessario comprendere tale sua costituzione peculiare. Il libro è anche una riflessione etica e mostra il suo legame con la filosofia alla ricerca di una eticità condivisibile: almeno il minimo indispensabile in un’epoca ormai dominata dal multiculturalismo e dalla molteplicità dei valori.
In conclusione, la capacità di Federico Sollazzo di "mettere insieme" e di confrontare facendo parlare diversi punti di vista diviene anche un auspicio concretamente realizzabile da chi sa, o spera, di riuscire a fare della condivisione tra differenze un sentiero davvero percorribile.


(«L'accento di Socrate», n. 13, 2011)

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