di Fulvio Baldoino (baldoinofulvio@gmail.com)
"Qualsiasi cosa accada intorno, i bambini non smettono di nascere.
In tempo di pace e di guerra, con venti avversi o favorevoli, sulle alture, in
collina, al mare, su navi e barconi, in cima ai grattacieli o giù negli
scantinati, come quello di Kiev dove è appena venuta al mondo una
neonata."
L'incipit dell'articolo di alcuni giorni fa su un quotidiano è una
constatazione, ma ha il sapore di un assenso e di una rivincita.
Il tono della giornalista pare essere simile a quello secondo il quale in occasione di eventi come terremoti, guerre, tsunami, uragani, carestie...dopo aver raccontato la catastrofe, i morti, lo stupro, il sopruso, la tortura, ci si accorda col mantra per cui "la vita deve continuare". Chissà perché.