di Michele Ragno (micheleragnoph@gmail.com) e Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
Le lezioni di Martin Heidegger ci hanno insegnato il valore della “parola” e, di conseguenza, quanto una traduzione non sia mai innocente: ogni traduzione infatti nasconde e presuppone una determinata “posizione” di pensiero. Abbiamo applicato questa idea analizzando il problema delle traduzioni del testo heideggeriano Die Frage nach der Technik.
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