di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
E' stato detto.
Ed è stato detto proprio da coloro che oggi vengono studiati da quelli che, studiandoli, mettono in scena proprio ciò che essi criticavano.
Eppure è stato detto.
Allora, un passo più in là dell'analfabetismo funzionale, esiste anche un'impermeabilità al senso.
![Arthur Schopenhauer (1788 – 1860)](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCrlcpluMmkNop_w_xMhQ_pzsQKeYr5RiW4KXmELFePbE77WPyFI3iMDU0P5FDqvOHNSYLsQEQUwR7vBNUDvrcuam-_i8J4g5QpwLNrZ0xJTX3IXbZeg0ekcwIP-pdioDIN3YJ38S5pG4/w329-h248/Arthur-Schopenhauer.jpg)
![Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno (1903 – 1969)](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn14Ifpk6HXGqdcSFxHmk5v5QbTj2aGp7JCdDCOGss86dL4nXmLYaRCct8gC8Xga_nN9ttMVvnvhaXoP4oSBglghBkQ19rtsAb_l3iKygYYaoKQ3N3467RoyLviuyr75O5AcakdB9RARg/w329-h164/1566845438401_theodor-w-adorno-philosoph-und-soziologe-seine-schriften-haben-auch-heute-nichts-von-ihrer-aktualitaet-verloren-.jpg)
![Pier Paolo Pasolini (1922 – 1975)](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgACL5k6-kOm85NPHr1R4-DINOewhWPgMvXLGSbhY-_4Ro9PsKCdDwGedYS7RrdpDSRmOdv2TKDxi48coqdUFz2UEZfX8bGSpk9EYwVfBvJq26-T2ZwXwTt-xkPYgOirI8xAb9fWVVX0qI/w364-h218/download.jpg)
![Paul Karl Feyerabend (1924 – 1994)](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq637L-glo6t0kO9T95xgqOZusy3eeMGo_Iqv1sSOaBVJCNlaoSeILLHVC_9eE7DCk01IECkayv7YajoRk8QrL-1SWgwzFV9PReghhVm8lr58fDkxJX7xcKzsW8X3DfmiIZxbXA4X3vDI/w270-h388/P_K_Feyerabend.jpg)
Coloro che sperano di diventare filosofi studiando la storia della filosofia dovrebbero, piuttosto, ricevere da essa l'idea che filosofi si nasce proprio come avviene per i poeti, anzi assai più di rado.
– Arthur Schopenhauer, Sulla filosofia e il suo metodo, in Parerga e Paralipomena
I primi due requisiti del filosofare sono questi: prima di tutto che si abbia il coraggio di non serbare nel proprio cuore alcuna domanda e, in secondo luogo, che si porti a chiara coscienza tutto ciò che si capisce da sé per concepirlo come problema. Infine, per filosofare davvero, lo spirito deve essere veramente ozioso: non deve perseguire degli scopi e dunque non deve essere guidato dalla volontà, bensì dedicarsi integralmente all'ammaestramento che gli danno il mondo intuibile e la sua stessa scienza. – I professori di filosofia, invece, pensano al loro utile e vantaggio personale, a ciò che serve in questo senso: qui risiede la loro serietà. Per questo non vedono affatto tante cose che invece sono chiare; anzi non giungono mai alla meditazione, sia pure soltanto sui problemi della filosofia.
– Arthur Schopenhauer, Sulla filosofia e il suo metodo, in Parerga e Paralipomena