di Federico Sollazzo (p.sollazzo@inwind.it)
Si pubblica di seguito una selezione di pensieri tratti dai Dialoghi di Confucio.
L’originale cinese e la traduzione inglese, così come l’immagine con le spiegazioni, sono a cura di Ye Zipeng, la traduzione in italiano (dall’inglese) è di Federico Sollazzo.
子曰:“學而時習之,不亦說乎?有朋自遠方來,不亦樂乎?人不知而不慍,不亦君子乎?”
The Master said, “Is it not pleasant to learn with a constant perseverance and application? Is it not delightful to have friends coming from distant quarters? Is he not a man of complete virtue, who feels no discomposure though men may take no note of him?”
Il Maestro disse: «Non è piacevole imparare con una costante perseveranza e applicazione? Non è delizioso avere amici che vengono da posti lontani? Non è uomo di completa virtù, chi non sente alcun turbamento anche se gli uomini non lo notano?»
子曰:“巧言令色,鮮矣仁!”
The Master said, “Fine words and an insinuating appearance are seldom associated with true virtue.”
Il Maestro disse: «Belle parole e un’apparenza insinuante sono spesso associate con la vera virtù.»
曾子曰:“吾日三省吾身:為人謀而不忠乎?與朋友交而不信乎?傳不習乎?”
The philosopher Zeng said, “I daily examine myself on three points: whether, in transacting business for others, I may have been not faithful; whether, in intercourse with friends, I may have been not sincere; whether I may have not mastered and practiced the instructions of my teacher.”
Il filosofo Zeng disse: «Io esamino quotidianamente me stesso sotto tre aspetti: se, nel trattare affari per gli altri, io possa non essere stato leale; se, nel rapporto con gli amici, io possa non essere stato sincero; se io possa non aver approfondito e praticato le istruzioni del mio maestro.»