di Alessandro Palladino (alessandropalladino@alice.it; I di 2)
Dostoevskij ed Orwell sono due importanti scrittori che si sono interrogati con profondità sulla condizione umana, svelandone aspetti fondamentali. Nel presente lavoro si tenterà di analizzare come i due pensatori interpretano la condizione dell’uomo, focalizzando l’attenzione sulla formula matematica 2+2=4. Entrambi, infatti, evocano questa formula per fondare i propri ragionamenti sul tema della libertà umana, che difendono a spada tratta.[1] Tuttavia Dostoevskij ed Orwell hanno una posizione che sembrerebbe diametralmente opposta l’una dall’altra. Il presente lavoro ha come obiettivo l’approfondimento di questa differenza per verificare se si è davvero in presenza di posizioni contrapposte.[2] Per prima verrà analizzata la posizione dello scrittore russo.
Dostoevskij ed Orwell sono due importanti scrittori che si sono interrogati con profondità sulla condizione umana, svelandone aspetti fondamentali. Nel presente lavoro si tenterà di analizzare come i due pensatori interpretano la condizione dell’uomo, focalizzando l’attenzione sulla formula matematica 2+2=4. Entrambi, infatti, evocano questa formula per fondare i propri ragionamenti sul tema della libertà umana, che difendono a spada tratta.[1] Tuttavia Dostoevskij ed Orwell hanno una posizione che sembrerebbe diametralmente opposta l’una dall’altra. Il presente lavoro ha come obiettivo l’approfondimento di questa differenza per verificare se si è davvero in presenza di posizioni contrapposte.[2] Per prima verrà analizzata la posizione dello scrittore russo.
![Fëdor Dostoevskij (Mosca, 11 novembre 1821 – San Pietroburgo, 9 febbraio 1881)](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCRSANSjIKI3xX1XjfAV_6CIMqzaoKJL0v4dJHDBvya0wzFp2JooMy3J9gEBeB0UeRRr09liiC98Dnd36NMIarBRz7vXZH3ETg7ClQ5AMMeDeI5kw98pwrcRL2ldQ1D2rYWVcN-WL5ai4/s1600/dostoevskij.jpg)
Le Memorie, scritte nel 1864, si dividono in due parti. Qui si analizzerà soprattutto la prima, quella in cui l’uomo del sottosuolo espone la sua “filosofia”. Il pensiero del protagonista è molto articolato e difficile da chiarire nel suo complesso. Nel presente studio ci si limiterà alla parte che più interessa in merito al confronto con Orwell.